La Brahma Vidya è la Conoscenza Totale che libera. Essa si avvale di mezzi sofisticatissimi nei quali bisogna penetrare per possederli compiutamente. Entrati in questi mezzi, occorre discriminare tra gli strumenti e le operazioni che tramite tali strumenti vengono svolte.
Da dove prendiamo tale Conoscenza? Gli occidentali, in genere, la prendono dal mondo esterno, gli Yogin la prendono dall'interno, dal loro Chaitanyam. Detto questo, vediamo che ogni cosa esiste nel Para-Brahman. Esiste, non è ancora espressa, è Vyakta. Poi esiste nel puro Chit, grembo incredibile che contiene l'idea della forma, del nome e della qualità delle cose. Queste assumono una forma e una qualità nel Mahat o nel Karana-sharira, la condizione-tipo, causale e ideale di coscienza. Ottengono, quindi, la possibilità di cambiamento, sviluppo e modificazione nel Sukshma-sharira, stato sottile, plastico o mentale della coscienza.
Giungono, infine, alla trasformazione effettiva, allo sviluppo, alla modificazione o evoluzione nello Sthula-sharira, lo stato materiale o evolutivo della coscienza.
Nel karana-sharira non esiste praticamente evoluzione, non c'è mutamento, né scorrere del "tempo". Esso è Satyam. Nel Sukshma tutto si prepara alla trasformazione; nello Sthula tutto si evolve.
Conoscere, allora, vuole dire essere coscienti di una cosa in uno qualsiasi di questi veicoli, oppure in tutti. La conoscenza dello Sthula è la Scienza e si ottiene tramite Manas. La conoscenza del Sukshma è la Filosofia, la Religione e la Metafisica e si ottiene attraverso Buddhi. Infine, la conoscenza del Karana è lo Yoga e si ottiene tramite Jnanam.