Nell’universo tantrico, Maya o “Ciò che Misura” è una delle 31 categorie impure, la prima a sorgere dopo le cinque della creazione pura che sono:
1) Shiva-tattva
2) Shakti-tattva
3) Sadashiva-tattva
4) Ishvara-tattva
5) Shudda-vidya-tattva.
È in queste cinque categorie o Tattva che abbiamo la creazione ideale. Ed è dopo Shudda-vidya, cioè con Maya, che inizia la creazione attuale, la creazione che è definita impura.
Ora, dato che Maya è il potere che “misura” la creazione, ne consegue che essa ha la capacità di “oscurare” lo spirito infinito e in tal modo, però, rende possibile il sorgere della pluralità di anime e pensieri. L’Esperienza illimitata, si ritrova circoscritta e riguarda sia lo sperimentatore che lo sperimentato.
A seguire, vengono cinque Kanchuka o Contrazioni, le quali permettono l’estensione della limitazione in ogni dove e in ogni punto. Sono: Kåla o limitazione temporale, Niyati o limitazione spaziale, Raja o attaccamento, Vidya o conoscenza limitata, Kalå che è l’opera limitata. Inviluppato dai Kanchuka, sorge il Purusha, e a seguire la Prakriti. Da qui in poi, il resto della manifestazione segue il sistema Samkhya.
La considerazione finale di quanto sopra riguarda il non permettere a Maya un proliferare ovunque e in ogni cosa, “ad infinitum”, lasciando che essa oscuri ogni nostra azione. Ciò viene evitato, solo se lasciamo sorgere, tramite Viveka, la vera Consapevolezza o Citi-shakti!