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dell’Opera

PERCORSI PER L’INFINITO

Di Mario Umberto Verri
192 pag. – Brossura
Anno 2012
Sovera Edizioni – Roma

Seguendo i principi di un’antica metodica, l’Autore compie un viaggio al centro di alcune grandi tradizioni spirituali che hanno segnato il cammino dell’umanità, e che ancora oggi si offrono come vie sicure di crescita interiore.
È un percorso che attraversa la conoscenza esistenziale dell’Oriente e dell’Occidente, di popoli e paesi diversi, distanti nel tempo e nello spazio, ma legati da un sottile filo di saggezza che alla fine riporta all’unica sorgente di Luce, quel “sole” che illumina sempre e costantemente in ogni direzione. Si cammina così lungo i sentieri dello Yoga e del Tantra, del Vedanta e della Mistica, dello Zen e del Cerchio sacro amerindiano, del Buddhismo e del Tao, fino alla sintesi di una personale Coscienza spirituale. Tutta l’opera agisce a più livelli, evidenti e nascosti, superficiali e profondi, e spinge il ricercatore ad una rivelazione finale che in realtà “è già presente in ogni punto”, così come sulla superficie di una sfera ogni punto contiene in sé l’inizio e la fine di infiniti percorsi.

INTRODUZIONE

Questa è un’Opera mirata!
Presuppone da parte del ricercatore un’applicazione fuori dal comune.
Non è assolutamente adatta ai perditempo o a chi rimane alla superficie delle cose.
È per chi anela al Silenzio, al Tutto, all’Infinito.
È per chi vuole stravolgere la propria vita (condizionata).
È per chi ha necessità di ri-trovare il proprio Centro.
Un’Opera siffatta “pretende” dal ricercatore una dedizione costante per portarlo al di fuori della propria vita dis-integrata.
L’Opera agisce simultaneamente in diverse direzioni, visibili ed invisibili, OVVIE e nascoste, superficiali e profonde. È un aiuto concreto per tutti i seri ricercatori.
L’Opera va presa con molta cautela, a piccole dosi.
Risponde ad un principio base particolare, quello del RASA, tecnica hindu, e cioè condurre il ricercatore, passo dopo passo, alla rivelazione finale.
Ma la rivelazione finale non è riportata solo nell’ultima pagina.
Essa È GIA’ presente in ogni punto dell’Opera, essendo stata concepita la stessa come un campo sferico-dinamico (considera anche un ologramma).
Ora, caro ricercatore, che sei me stesso, VUOI TUFFARTI IN QUESTA AVVENTURA SENZA RESPIRO?