“Mudra. Fuochi di Coscienza” di Mario Verri
I gesti che compiamo con le mani sono spesso inconsapevoli, eppure hanno una tale forza comunicativa da riuscire, da soli, a metterci in sintonia con le altre persone. Le mani hanno la stessa importanza anche nella preghiera e nella meditazione; pensare, per esempio, agli innumerevoli riti presenti in qualsiasi religione; dalle mani giunte della preghiera cristiana, al battito delle mani in alcune religioni esotiche. Gli esempi sono molteplici.
Il concetto di Mudra trae origine dal sanscrito e significa “sigillo”. Sillabando ‘mud’ sta per gioia e ‘ra’ suscitare. In parole povere un Mudra è un “sigillo che apporta gioia”.
Sono atteggiamenti delle mani o semplici gesti, che chiunque è in grado di compiere, ma hanno il valore di complicati esercizi di Yoga. Gesti sacri di energia. L’iconografia sacra bizantina e cristiana ci presenta sovente immagini di Cristo Pantocrator il quale tiene con la mano sinistra il Libro sacro mentre con la destra é intento a praticare un mudra, nello specifico l’Apana Mudra. Questa pratica mistica era conosciuta anche dai santi o comunque dagli illuminati, per cui è opinione diffusa che la gestualità sacra raffigurata era ben conosciuta sia in oriente che in occidente. Tenere le dita in una certa posizione per alcuni minuti è un Mudra che agisce sul corpo, sullo spirito e sull’anima.
Il semplice gesticolare aggiunge enfasi a un discorso, muovere le mani in maniera consapevole ci aiuta non solo a ottenere maggiore flessibilità e forza nelle estremità, ma influenza tutto il corpo aiutando a risolvere piccoli disturbi e situazioni emotive difficili. Le mani sono ribelli: a volte rifiutano la disciplina, così come corpo e mente. Con l’esercizio è possibile migliorare rafforzando flessibilità e forza di muscoli, tendini e legamenti nelle estremità, assieme allo stato generale di salute di tutto l’organismo.
Non resta che provare per credere percorrendo sentieri inusuali e mettendo in luce sapientemente tutte le potenzialità evolutive. Si dice che l’arte della pratica dei Mudra sia nata in Cina più di duemila anni fa, per espandersi successivamente in tutto l’oriente. I guaritori credevano che le funzioni vitali dell’organismo fossero mantenute non solo dal cibo, ma anche dall’energia che l’organismo riceve dal Cosmo.
Questa energia circola lungo i canali detti “meridiani energetici”, garantendone la distribuzione a tutti gli organi e ai tessuti del corpo. Se il flusso di uno o più meridiani viene interrotto il flusso di energia si interrompe e non raggiunge più la destinazione stabilita mettendo in sofferenza il lavoro degli organi interni. Le ragioni possono essere diverse: le avverse condizioni esterne, lo stress oppure problemi legati a fattori genetici. Naturalmente questi problemi produrranno sofferenza e una salute cagionevole.
Il lavoro svolto da Mario Verri in questo libro dei “Mudra Fuochi di Coscienza” può considerarsi un vero e proprio manuale accurato, rapido e completo ed offre un supporto solido, per chi lo mette in pratica, per apprendere questa pratica meditativa-contemplativa e poterne apprezzare gli effetti concreti. Le fotografie ben specifiche e accurate e la varietà di esempi su come utilizzare i Mudra, con le posture e i tempi corretti per ogni momento della vita quotidiana, ne rendono la lettura piacevole e la pratica semplice ed immediata in un percorso che in realtà è un cammino alla scoperta di sé.
(a. de santis\aise)
http://www.aise.it/cultura/libri/169384-mudra-fuochi-di-coscienza-di-mario-verri.html