TESHUVAH
Teshuvah è una parola ebraica che deriva dal verbo la-shuv che significa letteralmente “tornare“. Sta ad indicare, con riferimento a questo significato originario, quella sfera semantica che abbastanza correttamente può tradursi con il greco “metànoia” = pentimento, ravvedimento.
Metànoia - parola greca il cui significato è un nuovo modo di pensare, più in alto e al di sopra di tutto ciò che si è pensato precedentemente – Pensare in modo opposto a come si è sempre pensato, in un modo completamente nuovo su di sè, sul suo senso e sullo scopo finale.
Teshuvah - Parola ebraica il cui significato è tornare alla fonte, ritornare alle origini.
Il Divino è la fonte!
Ha anche un altro significato: quello di rispondere a Dio, rispondere ad un invito, ad una domanda di Dio. E la domanda non può essere altro che di Ishwarastesso, il Signore, domanda che “erompe” dagli abissi dell’essere, dall’essenza più nasosta, costante anelito del cuore che brama l’Infinito e chiede:
Chi sono? Perchè sono qui e continuo l’esistenza? Qual’è lo scopo profondo di tutto questo?
Se la domanda è sorta dal cuore si conoscerà Ishwara. Perchè noi (ego) non possiamo porre tale domanda.
A questo punto si ritorna, cioè si risponde. Ciò è Teshuvah, il Ritorno – Tale ritorno è la rotta che si deve seguire, la cui direzione è evidente da sè.
Teshuvah è tornare a Casa – da Ishwara!
Nel campo hindu, tale profondo concetto-visione, è dato dai termini Pravritti-Nivritti - Pravritti marga sta a significare “via verso l’esterno”, ciò che si allontana dalla fonte, o meglio, è ancora lontano dalla fonte – Sono pratiche Tantra-Yoga volte ad esaurire l’esteriore.
Nivritti marga sta a significare “via del ritorno alla fonte” – È un ritorno spiralizzato verso l’interno che culmina nel risiedere costantemente in Ishwara!